GLAUCOMA.
Il Glaucoma è una malattia oculare dovuta generalmente a un aumento della pressione all’interno dell’occhio.
Con il termine glaucoma s’intende un ampio spettro di malattie oculari che hanno in comune una neuropatia ottica caratterizzata da specifiche alterazioni morfologiche localizzate a livello dello strato delle fibre nervose retiniche e da una riduzione del campo visivo.
E’ una patologia multifattoriale e il principale fattore di rischio è una pressione intraoculare elevata. A questo si associa l’età (i soggetti anziani presentano una maggiore incidenza di glaucoma), la familiarità per la malattia, la miopia superiore alle 4 diottrie, l’ipotensione sistemica.
Il glaucoma viene tradizionalmente classificato in forme ad angolo aperto e angolo stretto e in forme primarie o secondarie.
La prima classificazione è fondamentale a scopi terapeutici secondo l’OMS colpisce almeno 55 milioni di persone sulla Terra ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta; in Italia si stima che circa un milione di persone ne siano affette, ma si calcola che la metà dei malati non ne siano a conoscenza (i non diagnosticati sono quindi circa mezzo milione).
La cecità e l’ipovisione provocate dal glaucoma si possono prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente
Il glaucoma cronico ad angolo aperto: la forma più frequente rappresenta circa l’80% dei casi.
Si sviluppa lentamente e in genere non dà sintomi, per cui ci si può rendere conto di essere malati solo quando il danno al nervo ottico è già giunto a uno stadio avanzato.
Il Glaucoma acuto ad angolo chiuso causa un rapido aumento della pressione intraoculare e colpisce circa il 10% dei glaucomatosi, nel 70% dei casi di sesso femminile. Questo improvviso incremento pressorio, chiamato attacco acuto di glaucoma, è molto grave: se non curato in tempo può portare a cecità in breve tempo.
I sintomi principali sono l’offuscamento della vista, la comparsa di aloni anomali attorno alle luci, dolore oculare violento, nausea e vomito Il glaucoma è spesso definito come la “malattia del campo visivo” intendendo così sottolineare l’assoluta importanza di questo parametro psico-fisico sia nella definizione stessa sia nella semeiotica stessa che rappresenta l’esame di riferimento.
Immagine 2: Visione paziente affetto da glaucoma.
Il glaucoma è una malattia di importanza sociale per diffusione e fascia d’età interessata. In Italia si stima che ne siano affetti circa 1 milione di soggetti. Tra gli anziani di età superiore ai 65 anni di tutti i casi di cecità il 15% è dovuto al glaucoma
Dopo la diagnosi e la successiva classificazione il paziente sarà obbligato a controlli periodici, e ciclici esami oftalmologici come: OCT, pachimetria; HRT; GDX; campo visivo computerizzato; tonometria e misurazione della vista…etc; ciò sia per valutarne l’andamento, sia per limitare la progressione della malattia.
CHIRURGIA DEL GLAUCOMA:
Le strategie chirurgiche che si possono effettuare in pazienti affetti da glaucoma sono diverse
Si possno distinguere:
- Terapia laser
- Terapia chirurgica
La terapia laser prevede:
- Laser trabeculoplastica eseguita con argonlaser (ALT) oppure Yag duplicato in frequenza 532 nm (SLT); sono procedurare ambulatoriali, eseguite in anestesia topica al fine di aumentare il deflusso trasecolare.
- Iridotomia YAG laser: Tramite irideo attraverso cui l’acqueo può passare direttamente dalla camera posteriore alla camera anteriore
La terapia chirurgica prevede:
Iridectomia: Consiste nell’asportazione di un triangolo di iride periferica a tutto spessore, creando una comunicazione tra camera anteriore e posteriore.
Trabeculectomia: Il razionale dell’intervento chirurgico è quello di creare una via alternativa al deflusso dell’umore acqueo, per ottenere valori di IOP compatibili con la sopravvivenza funzionale del nervo ottico. Consiste nell’asportazione di una porzione profonda di limbus sclerocorneale contenente il trabecolato ed il canale di Schlemm.
Il chirurgo oftalmologo proporrà la strategia chirurgia di trabeculectomia quando:
- La terapia medica risulti inefficace
- La terapia laser inefficace
- Compliance bassa
- Danno funzionale elevato
- Ridotta tollerabilità farmaci
- Target IOP non ottenuta
- IOP iniziale molto alta
- Età del paziente
- Sbalsi pressori