E’ un’esame diagnostico utilizzato in oftalmologia per esaminare l’angolo irido-corneale (cioè l’angolo anatomico formato tra la cornea e l’iride) volto ad individuare il meccanismo responsabile dell’alterato deflusso dell’acqueo, uno degli effetti che possono indicare l’esistenza di glaucoma.
A tale scopo si utilizza il gonioscopio di Goldmann, una lente a forma di tronco di cono, che ha all’interno uno specchio inclinato di 62°, in combinazione con una lampada a fessura o microscopio operativo per permettere lo studio dell’angolo irido-corneale.
La lente viene appoggiata con la sua base minore sulla cornea previa anestesia locale e interposizione di uno strato sottile di metilcellulosa al 2%. L’importanza di questa tecnica risiede nella diagnosi e nel monitoraggio di diverse condizioni oculari associate al glaucoma.