Per facilitare la comprensione del nostro organo della vista, possiamo paragonarne il funzionamento a quello di una macchina fotografica. La struttura di sostegno assicurata dalla sclera (il bianco dell’occhio), tessuto compatto e robusto che fa da guscio di protezione. Le componenti trasparenti, vere e proprie lenti naturali incaricate della messa a fuoco, sono due: la cornea (che fa da obiettivo) e il cristallino (che focalizza l’immagine); tra le due agisce l’iride, l’anello muscolare che stabilisce il colore dell’ occhio e che delimita un foro rotondo centrale (la pupilla) che, come il diaframma della macchina fotografica, si stringe e si allarga in modo automatico, regolando la quantità di luce che entra dentro l’occhio. L’accomodazione un meccanismo di messa a fuoco automatico che, nel soggetto giovane (sotto i 45 anni), agisce modificando istantaneamente la forma del cristallino in base alla distanza dell’oggetto che si sta osservando consentendo così una corretta focalizzazione degli oggetti.